Il progetto denominato “Alle radici del vino: i grandi CRUS dell’Appennino campano” è del tutto in linea con la strategia del più generale programma di sviluppo del marketing dell’appennino già alle cure del Consorzio Osservatorio dell’Appennino Meridionale, di fatto costituendone un aspetto settoriale coerente con la legge 208/1998 “attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l’anno 1998 al fine di realizzare interventi nelle aree depresse”. Presentato alla Regione Campania nell’autunno 2007 il piano esecutivo ha ricevuto l’assenso dell’AGCI, settore 1, acquisendo ufficialità operativa contestualmente alla emissione del Decreto n. 407 del 19.05.08. Nel caso di specie la cadenza delle azioni preliminari alla stesura del progetto esecutivo costituisce la risultante del naturale ciclo vegetativo e della stagionalità dei processi di vinificazione tanto che la sua reale “cantierabilità” è stata predisposta nell’ultimo trimestre 2007 avvalendosi di una serie di atti preparatori tra i quali la presentazione alle aziende partecipanti al vinitaly 2007, sia dell’idea-progetto che dei risultati attesi.
Contestualmente, presso il centro congressi dell’ente Fiere di Verona, su iniziativa dell’UNCEM, è stato condiviso e sottoscritto un Protocollo d’intesa, proposto dall’Osservatorio, e sottoscritto da UNCEM, A.E.E.I. e dalla Regione Basilicata, fin dalla prima ora disponibile per un analoga iniziativa nel comparto vitivinicolo lucano.
In realtà, per le comuni problematiche di sviluppo, i profili orografici e pedoclimatici, il progetto assume una naturale dimensione interregionale che ha portato altre regioni ad esprimere manifestazione di interesse.
In questa fase si è però ritenuto testare una metologia maggiormente complessa ed innovativa misurandone l’efficacia in Campania per poi proiettare su altri territori direttrici di intervento già sperimentate.